Il tratto di storia di questa singolare terra a cui si ispirano i momenti più importanti del Corteo Storico Terra Sancti va dall’avvento dell’Abate Bernardo Ayglerio, 1263, fino alla prima metà del XIV secolo, 1349, anno del terremoto che distrusse l’Abbazia di Montecassino: un secolo di storia ricca e complessa.
Naturalmente la ricostruzione di alcuni eventi importanti come “Il Tributo a San Benedetto” ed il “Giuramento di Fedeltà della Milizia Abbaziale” di cui ci si occupa nella rievocazione, sono arricchiti da elementi coreografici, da interpretazioni di fonti iconografiche, musiche e danze popolari dell’epoca, riproposte in forma folclorica.
Obiettivo
L’intento è quello di raccontare in forma semplice ed efficace un pezzo della nostra storia e riconsegnare all’affetto di tutti le radici del secolare legame di questa terra a Montecassino.
La posizione e la struttura del monastero hanno fatto di Montecassino una fortezza che ha sempre attratto le mire di potenti e guerrafondai, desiderosi di utilizzarla come base per le loro conquiste territoriali.
Dopo la morte dell’imperatore Federico II, avvenuta nel 1250, gli Svevi avevano trasformato il monastero in una fortezza e in un covo di ladroni che portavano ovunque saccheggi e distruzione.
Tale stato di cose durò fino all’arrivo di Carlo d’Angiò.
Il Papa Urbano IV, per mettere fine a tanto scempio, nominò nel 1263 come abate di Montecassino un monaco provenzale, Bernardo Ayglerio, “uomo energico, risoluto, dotto e prudente”.